La Storia

Ultima modifica 16 marzo 2021

Il paese di Pescorocchiano sorge su di un caratteristico costone roccioso a poca distanza dal corso del fiume Salto. Il suo nome è composto dalle parole Pesclum che significa "luogo alto e ripido" e dalla determinazione specifica Rocchiano che potrebbe derivare dal toponimo con cui si identificava la zona nell'alto Medioevo.


CENNI STORICI E GEOGRAFICI
Il Comune di pescorocchiano sorge su di un caratteristico costone roccioso a poca distanza dal corso del fiume salto. Il suo nome deriva da un toponimo composto da due parole: la prima pesco o peschio significa "luogo alto e ripido" e ricorre in moltissimi luoghi dell'Italia centro – meridionale; più incerta è, invece, l'origine della determinazione specifica rocchiano che potrebbe derivare dal nome con cui nell'alto medioevo si identificava geograficamente la zona dove, per l'appunto, si trova lo sperone di roccia. Negli appunti raccolti nel settecento dallo storico aquilano Antinori figura infatti un documento del 1122 che parla di una chiesa di S. Silvestro posta nella Valle di Rocchiano.
 


PATRIMONIO CULTURALE
Il fascino della natura e della storia si fonde a Pescorocchiano con quello della civiltà contadina che nel corso dei secoli ha influenzato mentalità, usi e costumi degli abitanti di questi luoghi.
Le tradizioni ancora vissute dalle comunità locali sono fortemente legate alla devozione religiosa, come gli annuali pellegrinaggi di compagnie a piedi in onore della Santissima Trinità al Santuario di Vallececa o addirittura a quello più lontano di Vallepietra (RM) e le feste patronali in onore del Santo Protettore che si svolgono in ogni piccola frazione e permettono di rinsaldare vincoli di amicizia e parentela, rallegrando le serate estive del Cicolano. Particolarmente cordiale e calorosa è la veglia di canti e preghiere che si tiene nelle case di S. Lucia di Gioverotondo le notti del 12 e del 13 dicembre in onore della vergine Santa protettrice degli occhi.
Un ricco patrimonio culturale ha le proprie radici nell'arte di tener favella con il suo vasto repertorio di canti, favole, stornelli e racconti dove molte volte affiora il personaggio di Tuttopera, un contadino simpatico e bizzarro.
Movimentati e pittoreschi sono anche il Carnevale con le bande armate mascherate degli Zanni capeggiate dal Turco, dal Guerriero e dallo Zannone che "conquistavano" il castello rivale con versi in rima basati sul ciclo carolingio dei Reali e dei Paladini di Francia ed il Ballo della Pantasima, un fantoccio bianco con fuochi pirotecnici azionato dall'interno da un ballerino.
 


PESCOROCCHIANO OGGI
A raccogliere questa preziosa eredità è attualmente il gruppo della Compagnia degli Zanni che insieme alla Banda musicale Città di Pescorocchiano coinvolge giovani e meno giovani nel mondo dell’associazionismo locale attivo dentro e fuori il territorio.
Senz’altro il prodotto agro-alimentare principe di Pescorocchiano è la castagna rossa del cicolano che ha ottenuto di recente il prestigioso riconoscimento europeo della denominazione di Indicazione Geografica Protetta (IGP). alla sua valorizzazione contribuiscono in maniera valida le diverse cooperative locali che operano permanentemente nel settore. La gastronomia locale regala al buongustaio alcune pietanze tipiche, semplici ma ricche di sapore realizzate con prodotti tipici come gnocchetti con ceci, pappardelle ai funghi porcini, ravioli con ricotta, strozzapreti, polenta, pasta e fagioli, fagioli con le cotiche, cuagliatelli e lenticchie, abbacchio alla brace e cinghiale alla cacciatora.
Per quanto riguarda i dolci ricordiamo soprattutto quelli che vengono fatti nel periodo delle festività Natalizie e Pasquali come ad esempio i "cauciuni" ripieni con uva passa e formaggio o con pastella di castagne, i "murzitti" fatti con miele e noci pestate, la "pizza di pasqua" fatta di pasta lievitata ed infine "e fave ellu mortu" realizzate con frutta secca.